
Autore: Alessandra Ruggeri
Anno: 1994
Lo Scautismo si può considerare un metodo pedagogico “attivo”, di cui sicuramente Baden Powell non ne fu
l'inventore. I primi del nostro secolo sono stati un vero e proprio vivaio di esperienze di educazione attiva e all'aria aperta; basti ricordare le esperienze in Inghilterra nelle scuole di Abbotsholme, in America A. Dewey con il famoso “Metodo dei progetti”, in Francia all'Ecole de Rosche dove in seguito il suo promotore diverrà uno dei fondatori dello scautismo, ed oltre a tutte le altre non scordiamoci dell'esperienza italiana con l'asilo di Mompiano delle sorelle Agazzi del 1895, e della “casa dei bambini” del 1907 di Maria Montessori. Lo Scautismo invece può rivendicare sicuramente alcune prerogative originali che tra parentesi sono alla base del suo enorme successo rispetto a tutti gli altri metodi sopraindicati, e che fanno di questo sistema ancora oggi il suo punto di forza e la sua validità: il sistema di pattuglia e il lupettismo.
Ciò che ci interessa trattare in questo saggio sono gli aspetti che fanno del lupettismo un sistema educativo che a
distanza di quasi un secolo è ancora attualissimo. [...]
Autore: Giorgio Meo
Anno: 1983
Chissà, forse Dann Barry ha visto bene; forse tra un centinaio di anni il movimento degli scout spaziali partirà per il suo primo jamboree intergalattico. Sono passati solo 75 anni dal quel pomeriggio di fine luglio quando l'ufficiale di cavalleria inglese Robert Baden Powell sbarcò con una ventina di ragazzi di 14 anni, un cuoco e del materiale preso in prestito dall'esercito, sull'isola di Brownsea, in terra britannica. Probabilmente solo poche persone e qualche gabbiano, che quel giorno sorvolava la piccola isola, sapevano cosa stesse succedendo, stesse prendendo forma; un paio di paio di pantaloni corti, un cappellone, un foulard, pentole, corda e legna e, soprattutto, un grande ideale come base: stava nascendo lo scoutismo.
Neanche un secolo è passato da quel pomeriggio e lo scoutismo oggi conta circa 21.000.000 di aderenti sparsi in quasi tutto il mondo. Ma molto è cambiato, e molto dovrà cambiare. [...]
Autore: Michele Moscati
Anno: 1989
Leggo questa traccia e mi chiedo; per tecniche si intende quelle tipo pioneristica, tecnica del campeggio,
segnalazione, etc. o tecniche usate dal capo per l’apprendimento delle prime? Ma visto che è chiesto di parlare di ciò ad una persona di cui si presume che abbia almeno un anno di praticando in un reparto e nel mio caso tre anni, credo che si intenda tecniche usate da un capo reparto per far apprendere le tecniche, che secondo me, non dovrebbero variare da un reparto di mare a quello di terra visto che si va a “lavorare” con ragazzi della stessa età e con gli stessi problemi, in entrambi i casi poiché si parla sempre di reparto e come si sa il reparto è quell’unità che viene affidata ad un capo dotato non solo d’entusiasmo ma naturalmente portato verso l’insegnamento, sempre inteso non come travasamento di idee, ma come formazione del carattere. [...]